Bici elettriche, 10 ragioni per comprarle
1 – Perché è un investimento economico
Una e-bike costa in media poco più del doppio di una bicicletta muscolare, costa quanto uno scooter e un quarto di un’utilitaria. La spesa iniziale è importante, è vero, ma chi acquista un’“elettrica” deve sapere che ad ammortizzare la spesa iniziale si fa presto, tanto più se l’utilizzo è frequente, come mezzo per la mobilità urbana.
Rispetto a un veicolo a motore, la e-bike ha spese di gestione praticamente nulle, il suo costo si ammortizza in meno di un anno ipotizzando un uso quotidiano su un tragitto cittadino, di circa 15, 20 chilometri giornalieri; si risparmieranno carburante, assicurazione e tasse di circolazione, per non considerare l’eventuale abolizione di spese come il garage o peggio la sostituzione meccanica dei componenti. Anche in questo senso la e-bike è nettamente competitiva rispetto ai veicoli a motore: la componente più costosa che può capitare di sostituire è la batteria, che ha un costo variabile tra 200 e 600 euro, ma che ha una vita di almeno di tre anni.
2 – Perché è un investimento per la società
Altrettanto importanti i benefici economici che la bicicletta in generale – e la e-bike in particolare – hanno in termini di costi sociali: ci basta ricordare i risultati di uno studio (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0921800918308097) per cui un chilometro percorso in e-bike comporta alla società un risparmio di 18 centesimi se si considerano i vantaggi che l’utilizzo della bicicletta apporta in riferimento ai parametri dell’ambiente, del tempo di viaggio, dell’incidentalità, del comfort e della sicurezza percepite, della qualità di vita, delle ripercussioni turistiche e sulle infrastrutture.
3 – Perché è un investimento in salute
È ovvio, l’attività fisica fa bene al corpo, e questo lo sanno anche i muri. La differenza tra utilizzare una bici muscolare una a pedalata assistita è però essenziale: riguarda la diversa dinamica della pedalata, che su una muscolare obbliga a sforzi con intensità massimale maggiori rispetto a quelli dolci di una “assistita”. Gli sforzi massimali sono quelli che richiedono al fisico una grande quantità di forza, spesso anche per brevissimi periodi, ma che sottopongono cuore e sistema respiratorio a un grande impegno. Per chi è poco allenato si tratta quasi uno shock, di uno esercizio che può addirittura risultare più nocivo del benessere che apporta in sé l’attività fisica… Con le e-bike questo rischio non esiste: richiede uno sforzo dolce, il migliore per assicurare al corpo tutti i benefici che solo l’attività leggera e di lunga durata riescono a dare.
4 – Perché fa scoprire le salite
Le e-bike permettono di avvicinare alla due ruote segmenti di pubblico che senza di queste non potrebbero farlo: persone poco (o per niente) allenate, persone avanti con l’età o anche persone con un certo grado di disabilità, hanno trovato nelle e-bike un valido alleato per riscoprire le uscite in bicicletta e in particolare la salita, che è un terreno assolutamente impraticabile se non si è allenati, ma che è ingrediente praticamente immancabile dei percorsi di gran parte del nostro Paese.
5 – Perché è per tutti, anche per i più allenati
Un luogo comune che va nettamente sfatato è quello per cui la e-bike si addica solo ed esclusivamente ad utilizzatori non allenati o a soggetti di età avanzata. Tutt’altro: la prima disciplina a rinnegare questo pregiudizio è stata la mountain bike, che con la quella “assistita” ha trovato la modalità perfetta per risalire i sentieri e poi godersi tutto il divertimento che assicura la discesa sui trail. Ma, sempre in ambito sportivo, anche le sempre più numerose bici da corsa a pedalata assistita ci dimostrano che questo tipo di mezzo sta diventando sempre più frequente e popolare per quegli arditi che in testa hanno i grandi raid oppure vogliono spostare ancora oltre i limiti delle proprie personali imprese, sia quelle di distanza che di dislivello.
6 – Perché si può circolare dappertutto
Con le e-bike è possibile entrare in praticamente tutte le zone a traffico limitato (ZTL) sempre più numerose e sempre più video sorvegliate dei nostri centri urbani. Sono il modo migliore per muoversi agili e dimenticare del tutto multe e sanzioni.
7 – Perché non è affatto difficile da guidare
Diffidate di chi dice che una e-bike è difficile da guidare; non credete a chi afferma che il suo motore necessità di più attenzioni per essere gestito e condotto su strada. Non c’è niente di più facile che familiarizzare con i moderni sistemi di alimentazione delle e-bike. Si tratta solo di prendere dimestichezza con la gestione dei vari livelli di assistenza possibili (minimo tre, massimo cinque), che si controllano tutti con pratici tasti o consolle posizionate sul manubrio. Allo stesso modo, il peso in più che una bici elettrica ha a causa del motore e della batteria, crea una massa totale superiore a quella di una bici tradizionale (si superano facilmente i venti chili), ma si tratta di una massa che non comporta complicazioni nella guida, e che al contrario rende il mezzo più stabile e da l’impressione a chi è in sella di avere tra le gambe un mezzo affidabile, e come vedremo, anche più sicuro.
8 – Perché è più sicura di tante biciclette
Una bici elettrica è un mezzo di locomozione moderno, tecnologicamente al passo con i tempi: ha standard tecnici e funzionali che non possono che essere superiori rispetto alle vecchie biciclette utilizzate con maggiore frequenza per la mobilità urbana, ovvero tutti i vecchi – e spesso malandati – modelli che costituiscono la fetta maggiore del parco bici circolante nel nostro Paese. Oltre ad essere faticose da condurre, queste ultime sono anche pericolose, perché mancano dei freni a disco di cui sono provviste le bici elettriche da città, non hanno impianti di illuminazione adeguati e integrati come invece accade per le prime infine hanno coperture di sezione ridotta, che assolutamente non si adattano ai fondi stradali spesso dissestati dei nostri centri urbani. Una moderna e-bike da città può farvi innamorare dell’andare in bici, non solo perché vi assiste nella pedalata, ma perché ha standard funzionali e tecnici che vi faranno muovere sicuri ed agili nei centri cittadini.
9 – Perché è tutto fuorché un motorino
Tanti ancora non lo sanno: il termine esatto che le codifica è “bici a pedalata assistita”, perché, a differenza delle bici con motore elettrico, le e-bike attivano l’assistenza solo quando il guidatore imprime una spinta sulla pedaliera, anche leggera, diversamente dalle vere “bici elettriche” (o speed pedelec), sulle quali non c’è alcuna relazione tra la pedalata e il motore e che a tutti gli effetti possono funzionare come ciclomotori (ed effettivamente a questi le equipara il Codice della Strada). In pratica, se acquistate una vera e-bike, scordatevi di aspettarvi una spinta passiva che vi farà muovere senza che voi dobbiate fare nulla. Un minimo di movimento fisico è comunque richiesto e ancora una volta questo significherà avere un movimento che è più benefico a livello fisico e che fornisce ulteriore percezione di stabilità e controllo a chi guida.
10 – Perché spesso si può convertire a muscolare
Se dalle e-bike da città ci spostiamo alle sportive il carattere delle e-bike diventa spesso molto più versatile, mutevole: sì, perché l’architettura con cui sono concepiti il motore e poi la batteria consentono in molti casi di rimuovere questi ultimi per convertire a tutti gli effetti una e-bike a bici muscolare. La procedura di conversione è quasi sempre semplice e veloce, permette di trasformare in poco tempo la natura – e con questa le funzioni essenziali – del mezzo, per adattarlo ai vari usi a seconda delle situazioni, del grado di allenamento e delle esigenze del momento.
Maurizio Coccia