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Un premio per i Comuni italiani bike friendly

Cycling Life

Un premio per i Comuni italiani bike friendly

Sono tantissime le città italiane che possono essere visitate in bici, alcune sono più attrezzate di altre, ma in tante si stanno muovendo verso una mobilità che consideri sempre di più gli spostamenti in bici. 

Ci sono poi alcuni comuni italiani che si distinguono per essere particolarmente “bike friendly”, e offrono infrastrutture e servizi pensati proprio per i ciclisti. Bolzano, Ferrara, Cesena, Padova, Mantova, Treviso, Lecce sono tra queste, ma poi ne vengono premiate ogni anno di diverse in tutta Italia grazie all’Urban Award, premio promosso da Viagginbici.com e l’Anci, Associazione Nazionale Comuni italiani. 

L’Urban Award analizza ogni anno i progetti della mobilità sostenibile dei centri urbani: fin dalla sua prima edizione vengono prese in considerazione le iniziative già attive che incentivino, in particolare, l’utilizzo della bici per lavorare (bike to work), per andare a scuola (bike to school), per la logistica urbana con le cargo bike e le progettualità di mobilità integrata. Il tutto deve essere accompagnato da attività di comunicazione e sensibilizzazione, eventi e momenti di approfondimento che promuovano una nuova cultura del mezzo di trasporto e di fruizione degli spazi urbani. 

Oggi ci soffermiamo su tre esempi che sono piacevolmente indicati non solo per chi ci vive e si muove con la bici, ma anche per fare un week end sulla due ruote alla scoperta delle ricchezze italiane storiche – artistiche ed enogastronomiche. Lo scorso anno queste città hanno ricevuto i premi della settima edizione dell’evento dedicato alla mobilità sostenibile. 

Bologna

Il limite di velocità è fissato a 30 chilometri orari in tutto il centro cittadino, e con i suoi 237 km di Bicipolitana già realizzati sui 1.000 in progetto (con il coinvolgimento dei 45 Comuni Limitrofi), ai servizi per la ciclabilità e alle tante iniziative di educazione alla mobilità sostenibile come il Bike Pride, il coraggio del primo capoluogo “Città 30” d’Italia, ha vinto la settima edizione dell’Urban Award. 

Due le reti principali della Bicicpolitana, una dedicata agli spostamenti giornalieri con 20 linee e un’altra con 14 percorsi per il tempo libero. In tutto 34 linee funzionanti per il 40% di cui il 75% su carreggiata protetta e il resto in sede condivisa. Ci sono poi i principali servizi per le biciclette: rastrelliere con 12.500 posti totali, una ciclo stazione funzionante e 10 in progettazione in prossimità delle fermate del servizio ferroviario metropolitano, 10 colonnine installate per il gonfiaggio e la riparazione delle gomme, la riqualificazione della velostazione con parcheggio custodito, servizio di noleggio, officina, area relax e wi-fi gratuito, il servizio di marchiatura, il bike sharing con 500 biciclette normali e 1.800 e-bike disponibili su strada 24h/24 in circa 200 postazioni riservate in varie zone, segnaletica delle direttrici ciclabili e mappatura online e cartacea delle reti. Ricco anche il piano di sensibilizzazione con campagne di comunicazione, eventi (Bike Pride, Settimana europea della mobilità sostenibile, Bicipolitana Bike), incentivi per l’acquisto di bici o cargo e-bike e per i lavoratori che scelgono le due ruote, oltre all’educazione stradale nelle scuole.

Ascoli Piceno

La cittadina marchigiana si è distinta per i servizi rivolti ai bambini delle scuole primarie e agli studenti di medie e superiori. Il progetto “A scuola a piedi e in bici in sicurezza” ha avviato una serie di iniziative che migliorano l’accessibilità scolastica e sensibilizzano alla mobilità dolce. E’ attivo il servizio “Piedibus” con accompagnatori volontari e pettorine per i più piccoli e il “Bicibus” per gli studenti. Ha istituito in alcuni quartieri della città le zone 30 e ha realizzato corsie ciclabili a servizio dei 9 istituti superiori del quartiere di Porta Maggiore donando nuove rastrelliere attrezzate. Sono stati installati dei totem conta bici che aiutano a comprendere meglio la concentrazione e i flussi di bici per poter meglio pianificare gli interventi futuri. Il biciplan del Comune ascolano è coerente e mira a rendere più omogenei e sicuri anche i tratti ciclabili esistenti.

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Lecce

Il progetto leccese “Reactivity” ha come obiettivo principale quello di stimolare il cambio di abitudini di mobilità premiando gli spostamenti a piedi, in bicicletta, in car-pooling e utilizzando i mezzi pubblici e di micro mobilità. L’iniziativa è finanziata nell’ambito del progetto europeo “Future Mobility 2023” e nei primi mesi di sperimentazione ha già macinato i primi numeri: 10.000 chilometri pedalati dai partecipanti con un risparmio di 5,5 tonnellate di Co2. Ottima anche la comunicazione con i dati in tempo reale disponibili su web e un sistema di incentivazione. I voucher guadagnati utilizzando modalità di viaggio pubbliche, sostenibili e attive sono, infatti, spendibili nei negozi locali, diffondendo così l’economia di prossimità. Al termine del progetto, inoltre, verranno messi a disposizione anche abbonamenti al trasporto pubblico locale come premio extra per gli utenti più virtuosi. Il tutto aperto sia ai cittadini di Lecce, sia ai pendolari che studiano e lavorano nella cittadina pugliese. 

E ancora

Due le menzioni speciali, Torino grazie alla creazione dei “quartieri resilienti” con l’istituzione dei trenta chilometri orari. Il progetto sta ridisegnando per intero il popoloso quartiere di Basso San Donato. Sono in fase di realizzazione interventi di riqualificazione del verde, dell’arredo urbano, piste ciclabili e pedonali che ridefiniscono la convivenza tra i diversi fruitori degli spazi pubblici. Un nuovo modo di vivere la città e il quartiere, più green, più dolce e più sostenibile. Il progetto include anche aree car free in particolare a ridosso di un importante istituto scolastico, l’Aporti Gastaldi, dove saranno istituite zone a 30 km orari.

Oliveri, è un piccolo e bellissimo Comune di 2.000 abitanti in provincia di Messina e propone un esperimento: essere protagonisti del cambiamento nella convinzione che vedere qualcun altro fare qualcosa di utile, inneschi imitazioni virtuose. E così il sindaco, ogni mattina ha deciso di compiere dei piccoli gesti per muovere grandi rivoluzioni: va in giro con una bici vintage dotata di cassetta e raccoglie i rifiuti per la strada. Svuota tutto in Comune e il circuito riparte. La cosa ha fatto il giro del paese e in tanti ora lo imitano a dimostrazione di quanto conti dare l’esempio. 

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