Mobilità sostenibile, la bicicletta protagonista della rivoluzione lenta

Spesso usiamo la parola “rivoluzione” con un’accezione negativa, invece dovremmo pensare ad una rivoluzione positiva, messa in atto per ottenere un futuro più vivibile, che ci permetta di vivere in maniera armonica con la natura, senza dimenticare il progresso, facendoci aiutare da esso per vivere in maniera più sostenibile. Un sogno che non è poi così poco realizzabile, anzi è già iniziato ed è concreto ogni volta che pedaliamo in sella ad una bici. Perché la bicicletta è la vera protagonista, anche se non l’unica di questa rivoluzione sostenibile e green ormai indispensabile.

Mobilità sostenibile

E di mobilità sostenibile si è parlato a Padova a fine aprile a “ECO – Il Festival della mobilità sostenibile”, il primo in Italia nel suo genere, nato con l’obiettivo di comprendere, attraverso i dati, i numeri e gli scenari, a che punto è la transizione verso la mobilità sostenibile in Italia, e di promuovere il confronto tra i principali attori in campo. In questa due giorni è stato fatto il punto su come il PNRR può incidere nella realizzazione di una mobilità più green in ambito urbano e su quali siano le best practices a livello europeo da ripercorrere e quali le principali sfide per le amministrazioni locali, con focus su tre nodi cruciali: infrastrutture, mobilità, logistica. Da ECO è partita un’interlocuzione che in futuro deve mantenersi costante e coordinata, per contribuire alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile come elemento fondante delle pratiche quotidiane.

Arte del buon vivere

E poi dobbiamo riscoprire l’arte del buon vivere, non solo nei borghi o nei piccoli comuni di cui l’Italia è ricca e dove spesso le pratiche ecostostenibili sono più naturali, ma anche nelle grandi città e nelle metropoli dove risiede il 55% della popolazione mondiale. Sempre di più le persone richiedono di far diventare “Città del Buon Vivere”, le nostre città dove lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia
sociale, possono e devono essere principi guida da sostenere.
Sono questi i temi centrali anche di Cittaslow, l’associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 ad Orvieto. L’obiettivo dell’associazione, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e
gestione, a favore della sostenibilità. Non dimentichiamoci poi un’altra ricchezza del nostro territorio quali i Borghi più Belli d’Italia e i comuni e i borghi che hanno ricevuto il riconoscimento, per la loro qualità turistico-
ambientale di Bandiere Arancioni dal Touring Club Italiano .

La bicicletta e il turismo lento

In questo nuovo modo di intendere il mondo, gli spostamenti e il turismo, la fanno da padrone la bicicletta ed il cicloturismo, che offrono una visione esperienziale del viaggio. Fare turismo assaporando ogni luogo in modo lento, spostandosi ad emissioni zero, senza inquinare e calandosi nella realtà che si visita, senza creare
impatti nell’ambiente, ma solo nell’animo del turista che può assaporare tutto con più gioia.
Lo sviluppo sostenibile è dunque crescita rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali, è recupero delle tradizioni e del cibo a chilometro zero, del turismo lento e in bicicletta, tutte cose che sono tema fondante anche delle residenze della collezione Luxury Bike Hotels, che sono votate ad una forma di turismo più
consapevole ed armoniosa, più pulita e sostenibile.