Scoprire la Valtellina in bici, la guida ai percorsi più emozionanti
La Valtellina è una terra di elezione per chi vuole vivere esperienze outdoor e in particolare per gli appassionati di ciclismo.
La Valtellina unisce diverse valli e si trova prevalentemente in provincia di Sondrio, con qualche località nel lecchese e nel comasco e una porzione – la Val Poschiavo – in Svizzera.
Il territorio lombardo consente di fare passeggiate, sciare e praticare sport d’acqua e come detto offre numerosi chilometri di piste ideali per bikers e stradisti.
Lungo la Via dei Terrazzamenti
Tra i percorsi più belli da seguire sui pedali (ma anche facendo trekking) merita una menzione la Via dei Terrazzamenti che appunto si snoda tra pregiati vigneti, edifici storici ricchi di testimonianze artistiche, siti preistorici, agriturismi e antichi borghi.
Si tratta di 70 chilometri che si dipanano da Morbegno a Tirano, attraversando terrazze coltivate a vite tra i 300 e i 700 metri. Il percorso può essere affrontato con calma suddividendolo in più tappe, soprattutto se si vive questa esperienza con la famiglia. Ovviamente si può scegliere anche di percorrerne un solo tratto.
Tante occasioni per gli appassionati di free-ride
Se siete tra quelli che preferiscono fare un’esperienza più adrenalinica, la Valtellina è la meta adatta. Gli amanti del free ride in mountain bike possono scegliere fra sentieri, strade sterrate e mulattiere con impegnativi dislivelli all’interno del Parco dello Stelvio.
Per i bikers più esperti le sfide imperdibile sono le cinque discese del Five Crazy Down: Schiazzera (Schiazzera-Tirano), Padrio (Trivigno-Tirano), Tornantissima (Monte Varadega-Grosio), Lagrosina (Cigoz-Grosio), Col d’Anzana (Col d’Anzana-Tirano).
Si tratta di tracciati dalle caratteristiche diverse ma che comunque richiedono la conoscenza delle tecniche di guida in discesa e un fisico allenato. Ci sono poi le gare. che, ancor di più, mettono alla prova i bikers.
La più famosa è l’Alta Valtellina Bike Marathon nel Parco Nazionale dello Stelvio. Poi ci sono tracciati dai panorami suggestivi: il Crap de la Parè a Livigno, caratterizzata da un bosco di larici secolari e da uno strapiombo roccioso, la Val Belviso, situata nel Parco delle Orobie Bergamasche, l’attraversamento del Passo Eira, sempre a Livigno.
La salita del Mortirolo, una sfida per ciclisti esperti
Anche gli appassionati di bici da strada trovano pane per i loro denti in questa regione. In particolare per i grimpeur Doc c’è la possibilità di sfidare una montagna resa mitica dalle imprese di atleti come Marco Pantani e dai tanti passaggi del Giro d’Italia: il Mortirolo (detta appunto “salita del pirata”), una delle salite più dure d’Europa, capace di mettere alla prova anche i ciclisti più esperti.
Si tratta di 12 chilometri che si snodano quasi interamente nel bosco. Il versante nord è quello più duro e parte da Mazzo di Valtellina con una pendenza media di oltre il 10% e punte che arrivano a toccare il 20%. All’ottavo chilometro si incontra il monumento dedicato al “Pirata” Pantani (realizzato nel 2006 da Alberto Pasqual) in uno dei punti più belli del percorso.
Per affrontare questa salita bisogna essere ben allenati e non strafare nei primi chilometri perché poi le pendenze diventano davvero severe.
Il Passo del Mortirolo è aperto solo in certi periodi dell’anno (indicativamente dal 15 maggio al 30 settembre) a secondo delle condizioni atmosferiche.
Non scherza neppure il Passo dello Stelvio che coi suoi 2.758 metri è il punto più alto mai raggiunto dal Giro d’Italia.
Salire in bici sul trenino rosso del Bernina
Una delle attrattive più celebri di questo territorio è il trenino rosso del Bernina, che parte da Tirano e raggiunge Saint Moritz, e che permette di scendere in 21 stazioni intermedie per escursioni ed esperienze enogastronomiche.
A bordo del trenino è possibile caricare la propria bicicletta e quindi scendere a una determinata tappa per fare una escursione in bici.
Per saperne di più su biglietti e orari, consultate il sito del trenino www.trenino-rosso-bernina.it.