In bicicletta alla scoperta dei monasteri del Lazio
I Monasteri dell’Alta Ciociaria sono una meta forse poco nota ma che va assolutamente scoperta, Qui cultura, storia, e natura si fondono in un emozionante percorso di una settantina di chilometri da vivere in sella a una Superleggera.
A caratterizzare questo tracciato sono in modo particolare l’antico Santuario del Sacro Speco e il Monastero di Santa Scolastica, ma c’è molto altro da vedere.
La descrizione del percorso
La partenza è prevista da Fiuggi, a cui si farà ritorno dopo un itinerario ad anello.
La cittadina è una stazione termale nota in tutta Europa che oggi sconta un po’ la crisi del settore. La Vecchia Fiuggi, arroccata sulla collina, è da non perdere: conserva perfettamente strutture medievali, chiese e palazzi d’epoca. La zona più moderna (Fiuggi Fonte) si estende a valle con i suoi stabilimenti. Si inizia a pedalare su un falsopiano alla portata di tutti che fa sciogliere i muscoli in vista dell’ascesa di 6 chilometri verso il Passo della Sella.
Si transita presso gli Altipiani di Arcinazzo: già gli antichi romani apprezzavano molto questo territorio posto a circa 900 metri di altezza. Ne sono testimonianza i resti della Villa dell’Imperatore Traiano (I secolo d.C.). Da visitare inoltre l’Arco di Trevi e la torre medievale di Narsio. Ma gli Altipiani furono molto frequentati anche dai briganti che ne sfruttarono le grotte presenti per trovare sicuri rifugi.
Ora ci si gode la lunga picchiata verso Subiaco fino al bivio della salita dei Monasteri (sono 10 chilometri al 5% di pendenza).
Eccoci nel cuore di questa uscita sui pedali: il primo ad essere visitato sarà il Santuario del Sacro Speco.
Noto anche come Monastero di San Benedetto, è letteralmente incastonato nel Monte Taleo. Qui si trova la grotta dove, all’inizio del VI secolo, il giovane San Benedetto da Norcia visse da eremita.
Il monastero è costituito da due chiese sovrapposte. La chiesa in basso custodisce la grotta in cui San Benedetto visse da eremita per 3 anni. Segue un labirinto di ambienti e chiesette ornate da dipinti tra cui la prima raffigurazione mai realizzata di San Francesco del 1223.
L’altra perla è rappresentata dal Monastero di Santa Scolastica: è il più antico del Belpaese. Sorto nel 520, è l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene dei dodici monasteri fondati nel territorio di Subiaco da San Benedetto. Contiene tre chiostri e la Chiesa di Santa Scolastica (di fine ‘700) tutti in stili diversi.
Di nuovo in sella con destinazione il paese di Jenne. Situato su uno sperone montuoso che domina l’alta Valle dell’Aniene lungo le rotte della transumanza. Il nome deriva probabilmente da “Gehenna”: “porte dell’inferno”, in riferimento alle vicine grotte dell’Inferniglio.
Si trova nel Parco dell’Appennino – Monti Simbruini, il più grande del Lazio. Di interesse storico i resti dell’antico castello medievale e le numerose chiese.
Dopo la visita si scende verso la Cascata di Trevi: un tuffo spettacolare in acque color smeraldo. E’ una delle bellezze naturali più conosciute dei Monti Simbruini protetta da una ricca vegetazione. Si tratta di un fenomeno dovuto alla confluenza tra i fiumi Simbrivio e Aniene. L’acqua esce dalla roccia piombando su uno tranquillo laghetto. In tutto in un contesto selvaggio dove si trova anche la parte iniziale di uno degli acquedotti che dissetavano la Città Eterna.
Eccoci agli sforzi finali: prima gli 8 chilometri (interrotti da brevi discese) fino agli Altipiani di Arcinazzo e dopo nuovamente il Passo della Sella che ci riporta a Fiuggi.
Qualche consiglio tecnico
Serve il classico look da ciclista, con mantellina utile per i tratti in discesa. La parte più impegnativa è quella della doppia scalata al Passo della Sella.
L’acqua non è un problema: si trovano molte fontanelle lungo la strada Il periodo migliore per vivere questo percorso è quello che va da marzo a ottobre. Si può parcheggiare presso Piazzale della Stazione di Fiuggi e la Piazza Martiri di Nassiriya.
I dati tecnici
Partenza: Fiuggi
Arrivo: Fiuggi
Lunghezza: 68 chilometri
Difficoltà: difficile
Mezzo consigliato: bici da strada
Lunghezza itinerario: giornata intera
Dislivello in salita: 1.300 metri
Dislivello in discesa: 1.300 metri
Punto più alto: 931 metri
Punto più basso: 461 metri
Durata: 6 ore